Roma, 26 gen. - Una missione delle commissioni Esteri e
Difesa di Camera e Senato in India per "esprimere solidarieta' ai
maro'". Pierferdinando Casini, presidente della commissione Esteri di
palazzo Madama, intervistato dal Corriere della sera, spiega perche' oggi parte
la missione parlamentare a due anni dalle accuse a Salvatore Girone e Massimiliano
Latorre. Casini spiega che non e' compito della missione andare a riprendere i
maro': "non spetta a noi. E non vogliamo alimentare false aspettative. E'
pero' importante che una delegazione composta dalle commissioni Esteri e Difesa
di Camera e Senato, con i presidenti e rappresentanti di tutti i gruppi
parlamentari, si presenti unita in India". Obiettivo "innanzitutto
esprimere solidarieta' ai maro'. A dir loro che non sono soli. Poi per dire che
non e' possibile confondere chi lotta contro il terrorismo con i terroristi.
Non so cosa sia successo, ma so che i maro' erano a garanzia di equipaggi e
navi insidiate da terroristi. Le autorita' indiane devono sapere che se
passasse una tesi dissennata come questa sarebbe ritenuta un precedente
pericoloso per tutta la comunita' internazionale. Non ci sarebbe piu' certezza
del diritto.
Nessuno se la
sentirebbe piu' di partecipare a missioni internazionali antiterrorismo".
Casini afferma che
"nessuna convenienza economica puo' giustificare un atteggiamento diverso
da quello necessario a salvare i nostri maro'. Ma in coscienza non credo sia
accaduto.
Le commesse
economiche e i buoni rapporti commerciali sono l'ultimo dei problemi rispetto
alla vita". Il presidente respinge l'accusa di voler "fare
passerella": "dopo che diversi gruppi, anche i Cinquestelle, avevano
annunciato missioni, abbiamo ricevuto sollecitazioni dal ministero degli Esteri
e dalla difesa dei maro' ad evitare di presentarsi in ordine sparso, dando
l'immagine di un Paese che non riesce a presentarsi unito neanche in
questo". Chi incontrerete? "Vedremo Girone e Latorre per far capire
loro che non sono una delle tante pratiche ma la questione principale, e alcuni
ambasciatori europei per chiarire che questo e un problema di tutta l'Europa".
E "speriamo di poter incontrare i nostri omologhi indiani per esprimergli
il nostro stato d'animo. Un grande Paese come l'India non puo', dopo due anni,
non aver ancora formulato un'accusa. E' stata una grande incivilta'".
fonte AGI
Casini,Se non lo sai cos'è successo..... Sallo!!!!!!!!! Informati, e quando scoprirai che SONO INNOCENTI, allora vallo a dire agli indiani!!!!!!
RispondiEliminaPorta pure sfiga questo! Meglio che stia a casa.
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