E finita nella sede dell’ambasciata
di New Delhi la scampagnata dei deputati parlamentari italiani andati in India
su suggerimento della Bonino ,che voleva evitare che i cinque stelle andassero
da soli .I parlamentari italiani
insieme ai due fucilieri della marina hanno posato per alcune foto di gruppo e
i parlamentari poi hanno mostrato a Latorre e Girone la rassegna stampa con gli
articoli che li riguardavano
"Scrivete la verità - dice
Latorre ai cronisti - perché altrimenti e' un male. Ci sono due inchieste
aperte. Non posso essere io a chiarire le cose". Parlando con i giornalisti,
Massimiliano Latorre ha invitato tutti a
riascoltare l'intervista al comandante in seconda della petroliera Enrica Lexie
Noviello".Per avere un quadro completo dell’accaduto.
Per Nicola Latorre, in Italia c'è
stata una "sensibilità insufficiente alla gravità della vicenda" da
parte di una certa parte politica, il Pd, a cui lo stesso presidente della
Commissione Difesa del Senato appartiene. Anche il presidente della Commissione
Esteri del Senato, Pierferdinando Casini conferma le parole del Latorre per il quale finora il Parlamento ha
aspettato, "adesso abbiamo fatto un salto di qualità".
Secondo i parlamentari i due
fucilieri hanno lamentato l’immobilismo
della politica italiana nella vicenda che li riguarda,ma hanno apprezzato ed
espresso gradimento per "un'azione unitaria che aspettavano da
tanto": "Non immaginate quanto sia importante per noi questa missione,
proprio per il suo carattere unitario e perché ci fa sentire la voce
dell'Italia".
E a questo punto l’Italia apre
una nuova via diplomatica,non si parla più con i referenti diretti in un paese
ma con i referenti indiretti ,Mi spiego meglio si va in India ma non si parla
con gli indiani ,si parla con l’ambasciata americana e con gli ambasciatori
europei per chiedere il loro interessamento,mai e dico mai era emersa nella
storia una genialata del genere .Forse
come paese siamo troppo avanti per far capire al mondo una cosa del genere ,si
è sempre fatto in maniera diversa si parla con i governi interessati che a loro
volta premono sugli ambasciatori,ma noi siamo l’Italia ripeto ,o è una grande
genialata o è una grande presa per il culo E nessuno si permettesse di dire che
non erano a conoscenza delle festività
indiane,grazie Italia,grazie di esistere.
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