domenica 12 gennaio 2014

Marò:Casini ma ci sei o ci fai?

Un furbo e dormiente Casini, Monti dipendente ,che volutamente ha dimenticato le sue prerogative parlamentari dopo quasi due anni ci dice che lui centra,come sempre.Ha ignorato volutamente la vicenda dei fucilieri,sia da un punto di vista umano e sia da un punto di vista delle prerogative Costituzionali,pronto ad applaudire alla scelta di rimandarli in India per salvare il business.Pronto ad accusare l'ex ministro degli esteri per le sue irrituali dimissioni,pronto a sostenere il Presidente Napolitano nelle linee guida da adottare nei confronti dell'India.Pronto a sostenere il voltafaccia di Monti nel farli tornare in India e a non chiedere il perchè. Pronto a sostenere il nuovo governo e la sua scelta a cominciare da De Mistura,e su questo ancora non si esprimono compiutamente,pronto a sostenere la Bonino ma ha sentito le doichiarazioni della Bonino? e del suo vice Pistelli? e di Mauro? dove era Casini? Ha mai chiesto Casini perchè non hanno chiesto l'arbitrato internazionale? No assolutamente no,caro Casini stia zitto perchè in questa porcata lei centra,eccome che centra.




"Maro': Casini, riportiamoli a casa e poi indaghi Parlamento"

"(AGI) - Roma, 12 gen. - "Una commissione d'inchiesta parlamentare sara', a mio parere, lo strumento piu' serio perche' questa vicenda si concluda assegnando a ciascuno la sua precisa parte di responsabilita'. Ma solo dopo il rientro dei due militari a casa, non prima". Lo scrive Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato, in una la lettera sulla vicenda dei Maro', pubblicata sul Corriere della Sera. "Caro Direttore - scrive Casini nella sua lettera - ho motivo per ritenere che l'esasperazione della campagna elettorale in corso in India e la crescente influenza nazionalista possano essere contrastate piu' efficacemente da parte nostra mettendo a punto nelle sedi competenti strategie serie che chiamino in causa autorita' sovranazionali nell'ambito della giurisdizione Onu. Di qui il vertice che si e' svolto ieri in sede di governo e le determinazioni che potranno avere anche un carattere riservato per evitare un gigantesco polverone che, a questo punto, puo' solo danneggiare ulteriormente i nostri Maro'. A questo orientamento si sono peraltro ispirate le Commissioni Esteri e Difesa del Parlamento italiano che in piu' di un'occasione hanno approfondito il tema con i ministri interessati e con il commissario straordinario, Staffan De Mistura". Casini rileva: "Detto questo, mi preme essere chiaro e non reticente: una grande nazione come l'Italia nei momenti di difficolta' deve trovare l'unita' necessaria per affrontare le avversita' . Non c'e' spazio per polemiche ne' per strumentalizzazioni che potrebbero servire a raccattare qualche voto in piu', ma certo non farebbero l'interesse nazionale. D'altronde quando Danilo Taino scrive 'non lasciamoli soli', penso intenda cogliere questo aspetto del problema".
"Ho gia' espresso in sede parlamentare - prosegue Casini - che all'indomani della soluzione, in Italia si dovra' avviare un serio approfondimento su modalita' di gestione, disfunzioni nella catena di comando e mancanza di una coerente strategia di approccio a questo incidente internazionale. Nessuno di noi ha dimenticato l'inspiegabile rientro in porto della nostra nave, o il pericoloso ondeggiamento in ordine ad ipotesi diverse e formulate nel giro di pochi giorni circa il rientro dei nostri militari dopo le vacanze di Natale dell'anno scorso. Una commissione d'inchiesta parlamentare - conclude Casini - sara' a mio parere lo strumento piu' serio perche' questa vicenda si concluda assegnando a ciascuno la sua precisa parte di responsabilita'. Ma solo dopo il rientro dei due militari a casa, non prima".

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