L’ex Ministro degli Esteri TERZI, rilascia una dichiarazione a www.informasergenti.it sulla vicenda dei Sottufficiali di Marina LA TORRE e GIRONE:
“Con
piacere acconsento a rilasciare una dichiarazione sul caso dei nostri due
fucilieri di Marina, per la community InformaSergenti curata da Domenico
Bilello. I nostri due Soldati sono stati illegittimamente trattenuti in India
due anni fa, a seguito di uno scontro a fuoco con una barca di presunti pirati,
attirati in porto con uno stratagemma e poi arrestati. Ci volle un anno per ottenere
una sentenza indiana che confermava che lo scontro a fuoco era avvenuto fuori
dalle acque territoriali di quel paese: a quel punto, stante il principio
internazionalmente accettato dell’immunità funzionale, l’unica strada possibile
a mio avviso era quella di attivare un contenzioso internazionale in sede ONU,
in forza del Trattato UNCLOS, possibilmente trattenendo i Marò in Italia alla
prima occasione utile, sottraendoli così a una giurisdizione del tutto
illegittima, nonché a possibili assurde ritorsioni. Qualcuno aveva
evidentemente idee diverse, vittima anche di pressioni economiche di gruppi
industriali, e decise di rimandarli a New Delhi. Mi dimisi, perché non
intendevo sottoscrivere quell’ordine di rientro, ma soprattutto perché a mio
avviso ci sono alcuni valori che sono NON NEGOZIABILI. I motivi li ho
illustrati con chiarezza nel mio discorso di dimissioni, del quale in questo
video è riportata l’inequivoca conclusione: http://www.youtube.com/watch?v=6g_-blubO3E Ebbene,
lo rifarei oggi stesso, perché la scelta di rimandarli in India è e resta una
scelta *sbagliata*, e rischia di costituire un pericolosissimo precedente di
ingerenza di uno Stato straniero nella sicurezza delle nostre forze armate
impegnate all’estero. L’unica strada possibile è quella dell’arbitrato
internazionale obbligatorio: con i suoi tentennamenti e l’atteggiamento
“supino” di questo Governo, che ha come unico fine dare continuità a una scelta
sbagliata del Governo precedente, l’Italia ha letteralmente perso un anno di
tempo, dando un pessimo messaggio a livello internazionale. Solo con la
*determinazione* nel proteggere gli interessi nazionali arriveremo a qualche
risultato e riusciremo a riportarli in Italia per un processo equo e giusto che
accerti eventuali responsabilità senza le strumentalizzazioni politiche alle
quali sono attualmente sottoposti in India. E’ ora di voltare pagina, una volta
per tutte”.
(Fonte)
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