L’ex ministro della Difesa atterra in Finmeccanica. Per ora con un incarico di consulente,Gianpaolo Di Paola guiderà il nuovo comitato per le strategie internazionali, con altri esterni. Ma nei prossimi mesi l’ammiraglio Di Paola potrebbe avere cariche più importanti, dalla presidenza di una società del gruppo fino alla possibilità che, nel maggio 2014, sia tra i candidati al nuovo vertice della holding industriale, come presidente.
Ipotesi, questa, che potrebbe realizzarsi solo se l’attuale presidente di Finmeccanica, Gianni De Gennaro, ben saldo nella sua posizione, voluta dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dovesse passare ad alti incarichi istituzionali (Quirinale compreso).
L’arrivo di Di Paola, 69 anni, è tra le novità in un assestamento al vertice del gruppo aerospaziale e della difesa che sarà ufficializzato nei prossimi giorni. Nel comitato strategie internazionali voluto dall’amministratore delegato, Alessandro Pansa, entra anche Filippo Andreatta, professore di scienze politiche all’università di Bologna, figlio dell’ex ministro Dc Beniamino Andreatta, uno dei maestri del premier Enrico Letta. Nel comitato dovrebbe entrare l’ex segretario generale della difesa, generale Claudio Debertolis.
In base alla pur lasca legge sul conflitto d’interessi, Di Paola non può assumere cariche dirigenziali né in cda di società della difesa fino al 28 aprile 2014, quando sarà passato un anno dalla fine del governo Monti. Intanto l’ex ministro della Difesa entra in Finmeccanica: consulente, ma avrà anche un ufficio e una segretaria, nei locali della controllata Fgs, vicino al ministero dell’Economia.
Sta per essere decisa anche la nomina del nuovo direttore generale di Finmeccanica, il favorito è l’ingegner Sergio De Luca, detto “il ferroviere” perché dal 2007 è amministratore delegato di Ansaldo Sts, che Finmeccanica intende dismettere per fare cassa. De Luca, 63 anni, potrebbe essere nominato d.g. dal cda di Finmeccanica già domani, in una seduta che anticipa quella prenatalizia del 19 dicembre.
L’a.d. Pansa, oggi anche direttore generale, cederà questa seconda carica a De Luca, per rafforzarsi in una fase difficile, in cui i conti non vanno bene. Le commesse sono calate di 700 milioni di euro nei primi nove mesi (rispetto ai non esaltanti nove mesi del 2012, durante la gestione di Giuseppe Orsi) e nei primi nove mesi c’è una perdita netta di competenza di 165 milioni.
Nuovo presidente anche per Alenia Aermacchi: il cda ha revocato in settembre le deleghe ad Amedeo Caporaletti, rimasto presidente non operativo, a breve dovrebbe essere nominato presidenteGiancarlo Grasso, 73 anni, uno dei più vicini all’ex numero uno del gruppo, Pier Francesco Guarguaglini. L’ingegner Grasso è vicepresidente di Ansaldo Sts. Rimane a.d. dell’Alenia Giuseppe Giordo.
La chiamata di due manager da Ansaldo Sts in altre posizioni apicali del gruppo fa pensare che sia vicina la dismissione del 40% di Sts detenuto da Finmeccanica. Finora questo gioiellino sembrava destinato a finire in dote ai possibili compratori di AnsaldoBreda, il buco nero del gruppo. Anche AnsaldoBreda ha un nuovo cda, di tre componenti: dal 13 novembre con l’a.d. Maurizio Manfellottoil presidente è Giorgio Oldoini (già liquidatore Finsider, ex presidente di Finmeccnica), il terzo consigliere è Caterina Vancheri, dirigente di Finmeccanica. Queste nomine preludono alla trasformazione della Breda in bad company, Finmeccanica vorrebbe trasferire le attività profittevoli nella nuova Breda, il cui vertice a tre è già designato: a.d. Manfellotto, presidente Alberto Rosania. Il governo però non ha ancora autorizzato Pansa a trasferire la parte cosiddetta “buona” di Breda nella nuova società.
Sullo sfondo, sono già in corso le manovre di avvicinamento alla campagna nomine di primavera per il vertice di Finmeccanica: tra i candidati esterni l’ex Telecom Franco Bernabé, l’a.d. di Avio AeroFrancesco Caio, l’a.d. di Fincantieri Giuseppe Bono.
Ipotesi, questa, che potrebbe realizzarsi solo se l’attuale presidente di Finmeccanica, Gianni De Gennaro, ben saldo nella sua posizione, voluta dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dovesse passare ad alti incarichi istituzionali (Quirinale compreso).
L’arrivo di Di Paola, 69 anni, è tra le novità in un assestamento al vertice del gruppo aerospaziale e della difesa che sarà ufficializzato nei prossimi giorni. Nel comitato strategie internazionali voluto dall’amministratore delegato, Alessandro Pansa, entra anche Filippo Andreatta, professore di scienze politiche all’università di Bologna, figlio dell’ex ministro Dc Beniamino Andreatta, uno dei maestri del premier Enrico Letta. Nel comitato dovrebbe entrare l’ex segretario generale della difesa, generale Claudio Debertolis.
In base alla pur lasca legge sul conflitto d’interessi, Di Paola non può assumere cariche dirigenziali né in cda di società della difesa fino al 28 aprile 2014, quando sarà passato un anno dalla fine del governo Monti. Intanto l’ex ministro della Difesa entra in Finmeccanica: consulente, ma avrà anche un ufficio e una segretaria, nei locali della controllata Fgs, vicino al ministero dell’Economia.
Sta per essere decisa anche la nomina del nuovo direttore generale di Finmeccanica, il favorito è l’ingegner Sergio De Luca, detto “il ferroviere” perché dal 2007 è amministratore delegato di Ansaldo Sts, che Finmeccanica intende dismettere per fare cassa. De Luca, 63 anni, potrebbe essere nominato d.g. dal cda di Finmeccanica già domani, in una seduta che anticipa quella prenatalizia del 19 dicembre.
L’a.d. Pansa, oggi anche direttore generale, cederà questa seconda carica a De Luca, per rafforzarsi in una fase difficile, in cui i conti non vanno bene. Le commesse sono calate di 700 milioni di euro nei primi nove mesi (rispetto ai non esaltanti nove mesi del 2012, durante la gestione di Giuseppe Orsi) e nei primi nove mesi c’è una perdita netta di competenza di 165 milioni.
Nuovo presidente anche per Alenia Aermacchi: il cda ha revocato in settembre le deleghe ad Amedeo Caporaletti, rimasto presidente non operativo, a breve dovrebbe essere nominato presidenteGiancarlo Grasso, 73 anni, uno dei più vicini all’ex numero uno del gruppo, Pier Francesco Guarguaglini. L’ingegner Grasso è vicepresidente di Ansaldo Sts. Rimane a.d. dell’Alenia Giuseppe Giordo.
La chiamata di due manager da Ansaldo Sts in altre posizioni apicali del gruppo fa pensare che sia vicina la dismissione del 40% di Sts detenuto da Finmeccanica. Finora questo gioiellino sembrava destinato a finire in dote ai possibili compratori di AnsaldoBreda, il buco nero del gruppo. Anche AnsaldoBreda ha un nuovo cda, di tre componenti: dal 13 novembre con l’a.d. Maurizio Manfellottoil presidente è Giorgio Oldoini (già liquidatore Finsider, ex presidente di Finmeccnica), il terzo consigliere è Caterina Vancheri, dirigente di Finmeccanica. Queste nomine preludono alla trasformazione della Breda in bad company, Finmeccanica vorrebbe trasferire le attività profittevoli nella nuova Breda, il cui vertice a tre è già designato: a.d. Manfellotto, presidente Alberto Rosania. Il governo però non ha ancora autorizzato Pansa a trasferire la parte cosiddetta “buona” di Breda nella nuova società.
Sullo sfondo, sono già in corso le manovre di avvicinamento alla campagna nomine di primavera per il vertice di Finmeccanica: tra i candidati esterni l’ex Telecom Franco Bernabé, l’a.d. di Avio AeroFrancesco Caio, l’a.d. di Fincantieri Giuseppe Bono.
Gianni Dragoni
Fonte: http://www.selpress.com
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