IL DOTT. DE MISTURA OGGI INTERVISTATO DALLA RAI HA PARLATO DI APPROCCIO MACCHIAVELLICO ALLA VICENDA DEI DUE MARO’. FORSE UNA RILETTURA DEI SAGGI DELLO STORICO, SCRITTORE E FILOSO ITALIANO LO CONSIGLIEREBBERO INVECE A DIFFERENTI APPROCCI DIPLOMATICI PER RISOLVERE UN PROBLEMA CHE SI TRASCINA DA DUE ANNI
PER CONTRO L’AMBASCIATORE TERZI CI PROPONE UNA CHIARA E CONCRETA ANALISI FACENDO OLTRETUTTO CHIAREZZA.
TERZI, SORTE MILITARI AFFIDATA AD UN PROCESSO ILLEGITTIMO = EX MINISTRO DEGLI ESTERI COMMENTA RINVIO UDIENZA, TUTELARE LE FORZE DI PACE IN MISSIONE
Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Ancora un rinvio da parte del tribunale di Nuova Delhi, che rimanda al 30 gennaio l''udienza dei due fucilieri di Marina italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
"Questa situazione e'' il frutto di una terribile decisione, di uno sbaglio commesso il 22 marzo dello scorso anno dal governo Monti e proseguito dal governo Letta", dice all' Adnkronos l''ambasciatore Giulio Terzi, ministro degli Esteri nel governo Monti, riferendosi alla decisione di far tornare in India i due militari italiani, ancora trattenuti con l''accusa di aver ucciso due pescatori indiani.
"La sorte dei nostri due militari e'' stata affidata ad un processo illegittimo - afferma l''ex ministro degli Esteri - la giurisdizione su questo caso e'' italiana ai sensi del diritto internazionale e delle convenzioni sul diritto del mare, firmate e ratificate sia dall''Italia che dall' India. Quindi affidare ad un processo indiano la sorte dei nostri due soldati e'' un atto profondamente sbagliato sia giuridicamente che politicamente".
Secondo Terzi, "questa situazione e '' il punto centrale per la credibilità '' del nostro Paese nel tutelare gli uomini delle nostre forze di pace, impegnati nell' attività antipirateria. Sono 6mila gli uomini delle
forze armate che operano all''estero, con quali criteri sono tutelati se gestiamo in questo modo la questione dei due marò ? ".
Permane, rileva il diplomatico, "il dubbio costituzionale che deriva dall' aver rimandato i due militari, senza alcuna garanzia, in un paese come l' India, dove vige la pena di morte per determinati reati. Sottolineo - prosegue- che non ci sono state mai, nel rinviare i due militari in India, garanzie formali da parte indiana sulla natura del processo o sul limite delle pene applicabili.
E' stata sbagliata la strategia iniziale, visto che esiste la strada maestra della giurisdizione internazionale, stabilita e regolata da trattati che prevedono la possibilità di ricorrere ad un arbitrato obbligatorio che entro sessanta giorni avrebbe potuto consentire di avere una decisione sulla giurisdizione applicabile".
Invece, "continuiamo a perseguire questa strada, ormai credo inarrestabile, di aspettare che la corte speciale indiana, nemmeno un tribunale ordinario, si esprima e decida".
''Leggo notizie di fonte indiana che mi inquietano da cittadino e da protagonista delle passate vicende, perchè vedo che ci sarebbe addirittura una richiesta di custodia cautelare nei confronti dei due marinai italiani. Mi domando, in questi dieci mesi dal ritorno in India, se ci siano stati mai degli accordi, delle condizioni che abbiamo posto e siamo riusciti ad ottenere dagli indiani", aggiunge Terzi.
Si tratta, rileva, di una vicenda "di cui si sente parlare poco. Capisco la riservatezza di chi sta negoziando, capisco meno il motivo per cui l''opinione pubblica non possa essere messa al corrente per lo meno degli scenari che abbiamo davanti". Per il futuro, "mi auguro che i due militari vengano rilasciati al piu' presto, che il governo riesca ad ottenere il rientro in Patria prima che vengano giudicati anche se, al punto in cui stanno le cose, questo e' molto difficile. Comunque -conclude- mi aspetto che non ci sia nei loro confronti una condanna in un processo che tutto porta a ritenere sia caratterizzato da forti connotazioni politiche''.
fonte : http://alfredodecclesia.blogspot.com/2014/01/caso-maro-terzi-sorte-militari-affidata.html?spref=fb
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