Il Ministro della difesa Mario Mauro si prepara a cavalcare
l’eventuale liberazione dei nostri marò,e per la prima volta si permette di
parlare anche della loro innocenza,forse perché quel gruppo di cittadini
irriducibili e ostinati,che non si sono mai fermati ad accettare questa
vergogna,e qua non parliamo soltanto della vicenda,ma di una vergogna continua
perpetrata a danno di un intera collettività,che si dovrebbe
tutelare,preservare, proteggere,valorizzare. Dagli elementi essenziali di
questa vicenda,si è passati ad altro, perché la politica deve preservare se
stessa e non chi rappresenta. E ancora una volta il Ministro Mauro da il meglio
di se,arriva addirittura a parlare di visibilità,dopo che hanno oscurato tutto
,dopo che hanno impedito a tutti di parlarne. Hanno usato la stampa come una
casa di risonanza personale pronta a demistificare e creare sensi altri
rispetto al niente.
Rispetto al niente di questo governo,all’assenza di azioni
degne di questo nome,dopo aver continuato la sciagurata azione di svendita di
due cittadini per non turbare il business,e ricordiamo che l’unica azione fatta
da questo governo è stata quella di concordare con l’India il processo e l’eventuale
condanna. E nonostante tutto ciò è stato pure incapace di assecondare l’India,in
quanto c’è l’audizione degli altri quattro marò. Questo è il motivo dei viaggi
in India di De Mistura sempre fallimentari e annunciati da mesi come segno di
interesse e azione.
Le parole del Ministro Mauro seguono questa linea.
In un intervista al quotidiano l’Avvenire il ministro della
difesa ha parlato della visita ai marò in India e a proposito della loro
innocenza ha detto:” «Sono convinto della loro innocenza e non da ieri. Ora
però sono più convinto del fatto che riusciremo a dimostrarlo, e che presto i
nostri marò potranno tornare a casa”.
Il menefreghismo governativo e il fallimento diplomatico è
stato fatto passare,da Mauro,come “Una visita per dire innanzitutto che i due
marò non sono soli nella loro ormai interminabile battaglia legale.
Per loro sono al lavoro, praticamente senza sosta, due
avvocati dello Stato, un ufficiale della Marina con competenze giuridiche in
diritto internazionale e della navigazione, ma anche uno staff di avvocati
indiani che fa capo a uno studio legale locale di primo livello.In Italia a
seguire il caso, invece, c'è una struttura
permanente facente capo alla Farnesina con funzionari della
Difesa e della Giustizia”.
Parlando poi delle loro condizioni ha detto:” Il regime cui sono sottoposti è molto
dignitoso,presso la nostra ambasciata godono di grande libertà e hanno il conforto
dei familiari. Tuttavia parliamo di persone presunte innocenti, che noi come
loro sappiamo esserlo, che non possono che vivere come una mortificazione il loro dover permanere lì a
disposizione in ogni momento dell'autorità giudiziaria indiana e non nel loro
luogo di servizio, a Brindisi,con l'impossibilità di recarsi a casa”.
Bene sapere che sono innocenti è già un passo avanti per
questo governo,e in questo dovrebbero ringraziare quel gruppo di cittadini
irriducibili che da oltre 500 giorni fanno anche gli investigatori privati,per
dimostrare l’innocenza dei marò,cosa che il governo italiano non ha mai fatto
anzi,ha nascosto documenti e tracciati che dimostravano questa innocenza,perché
il problema loro,l’unica grande ossessione era il business. Tanto meno parole
farneticanti come quelle dette dalla Ministro degli esteri Bonino,non dovrebbero
più sentirsi,in quelle parole si denotava l’assoluta e totale non conoscenza
dei fatti,e la comunicazione di una sentenza non ancora arrivata ma già
concordata.
Meno male che i cittadini italiani non mollano.
Il finale dell’intervista è spettacolare ,Mauro invita la stampa e il
paese a parlare di loro,esattamente il contrario di quello che hanno fatto ma
veniamo alle parole del ministro:” Mantenere desta l'attenzione, più di quanto stia
avvenendo, ed è questo che mi hanno chiesto, più di tutto, nei nostri incontri,
Girone e Latorre.
Alfredo d’Ecclesia
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