domenica 14 luglio 2013

L’Italia continua a subire l’arroganza straniera

Propongo un pensiero assolutamente condivisibile e significativo dell’amico Ammiraglio in quiescenza Vittorio Guillot., da sempre impegnato come ogni buon Comandante, a seguire le vicende dei due Marò italiani in difficoltà. Un interesse spontaneo che non traspare invece in molti altri che come lui e come il sottoscritto sono titolari di uno status particolare che fin dai banchi dell’Accademia ci è stato proposto come “una missione e non un  mestiere”. La missione di uomini a cui è delegata la gestione e tutela di loro concittadini e che non possono sottrarsi da questo impegno in particolare quando uomini in uniforme sono in difficoltà per aver obbedito a degli ordini..
Un impegno che deve essere concreto e non affidato a parole di circostanza o ad assoluta indifferenza come sta avvenendo purtroppo nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Grazie Vittorio per il tuo contributo . Fernando Termentini
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In Italia ci si indigna fortemente, e giustamente , perché due donne, moglie e figlia di un perseguitato politico, anche se molto controverso , vengono rispedite  frettolosamente in Kazakistan. anche se la faccenda  indigna profondamente anche me, francamente non mi sorprende dal momento che, per motivi, che forse non sono tanto oscuri, ci siamo già platealmente  piegati alla arroganza straniera    consentendo  che due marò, in servizio per conto dello stato ed imputati di un fatto verificatosi in una zona in cui la giurisdizione spettava solo ed esclusivamente all'Italia , fossero rispediti in India. Chiacchiere a parte, ricordiamo, fra l’altro, che in quel paese , per i reati di omicidio e terrorismo , vige la pena di morte. Perché , in quel caso, non si è portata con determinazione la questione di fronte ai competenti tribunali internazionali? Non credete che, almeno per evitare un “precedente” fortemente lesivo dei legittimi interessi  di tutti ,  seguendo tale via, si sarebbe potuta ottenere la concreta solidarietà delle organizzazioni internazionali e degli stati  che non sono certo disposti a tollerare che le ripetute violazioni del diritto ripetutamente perpetrate dal bestione indiano diventino prassi e consuetudine consolidate ?    Perché stupirsi inoltre, se un pazzo criminale , quale è quell’africano che a Milano ha ucciso a picconate tre persone, è stato lasciato libero di scorrazzare indisturbato per il nostro territorio, malgrado che ne avesse combinate di tutti i colori,  mentre due donne inermi, tra cui una bimba di pochi anni, sono state  consegnate, con una procedura inusuale ed in tutta fretta, ad  un regime che pratica tranquillamente la repressione e la tortura? Che fine ha fatto il tanto  decantato garantismo?  Non è che, come il vecchio Giuda, in entrambi i casi,  ci siamo venduti per trenta denari o, magari, per una cifra un po' più alta? Dove sono stati ficcati, mi chiedo in ogni modo,  lo stato di diritto, la dignità della persona, i diritti della persona umana? Che fine hanno fatto  i tanto strombazzati    valori di civiltà, di libertà, di giustizia, di democrazia , di sovranità nazionale , per non parlare di quelli, assai meno strombazzati in questa povera Italia,  di onore e di senso dello Stato? Forse, fregandocene altamente dei famosi “valori dell’occidente”, abbiamo mostrato di credere solo nel valore del dio denaro fino al punto di  essere disposti a calpestare le nostre anime?  Comunque, considerata la analoga calata di brache di fronte alla prepotenza straniera, nessuno può accusarci di non essere stati assolutamente coerenti ! La faccia, quindi , è salva. O forse no, forse la faccia l’abbiamo persa da un pezzo!


Vittorio Guillot – 14 luglio 201e3, ore 14.00

1 commento:

  1. Ammiraglio il garbuglio della questione a mio parere sta nel fatto che caduto il muro di Berlino non c'è più alcuna necessità di essere ne democratici e neppure pluralistici. Dico questa cosa dall'esperienza di figlio e nipote d'istriani, esuli in patria come diciamo noi. La politica e la storia hanno lasciato dei segni,hanno visto la gente di casa mia protagonista di scelte precise per non sottostare ai diktat. Alleanza, lealtà ma non sudditanza. L'Italia ha un vizio congenito, deriva dall'unione di staterelli conquistati e il centralismo voluto contro le teorie del Cattaneo fu scelto per ovviare alle "camarille locali". A mio parere oggi siamo in mano ai tradizionali uomini delle corti che quando sono eccellenti se riescono, imitano Francesco Guicciardini. Straordinari e illuminanti trovo gli scritti di Luciano Canfora su Gramsci e chi lo tradì e sul suffragio universale. Paradossale tanto antifascismo per poi approdare alle stesse scelte elettorali del fascismo e ha incominciato la Regione Toscana antifascista doc oggi!. Credo che ci sia una regia nelle scelte politiche attuali, non credo alla germinazione spontanea. Avremmo bisogno di unire le azioni per rimediare all'ignominia del processo a cui verranno sottoposti i due sottufficiali del nucleo di protezione della Enrica Lexie. Lo Stato li ha comandati ad un servizio e poi li ha abbandonati, non è una novità, fu così anche dopo l'8 settembre. Si arrangi chi può! Ho idea che abbiano ordinato ai marinai di non vestire neppure la divisa. Alle "menti guiccardiniane" sono particolari che non sfuggono. Magari hanno già qualche accordo .... ma si fategli il processo, poi li mandate a scontare da noi e mettiamo tutto a posto! Baraldini docet. Tutto si aggiusta. Sig. Sindona vuole un caffè? Insistiamo per la remissione dei sottufficiali senza processo in India. Dobbiamo insistere col Capo delle Forze armate in modo assolutamente rispettoso ma si deve insistere. Dobbiamo intensificare le richieste! E' infame che due Sottufficiali si debbano assumere totalmente la responsabilità di un comando assurdo. E Gibuti?, e il Comandante della Enrica che facevano?. Sarebbe utile che qualche alto ufficiale scrivesse in merito alla strana questione della pirateria.

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