mercoledì 17 luglio 2013

Il "coso", un caso così...

ed il coso continua ed insiste con la sua azione sconcertante di politicizzare un caso che di politico ha solo la facciata.
E continua a profferire il "suo Verbo" di sacrosanta verità sulla colpevolezza di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, rei di essere militari Italiani, quindi fascistoidi, quindi proberlusconiani, quindi figli ideologici del ventennio, quindi non in linea con le direttive che al coso arrivano da su in alto a sinistra dai sui burattinai, quindi non in linea con il pensiero rossolibrettaro che tutti i buoni compagni (e qui parte un brano degli Inti-Illimani che cantano al ritmo di samba un pezzo di guccini), quindi contro... e basta: e viste queste ragioni di sacrosanta verità non possono che essere colpevoli.
Date le splendide motivazioni, è assolutamente inutile che un Signore (con la S) di nome Toni e cognome Capuozzo si intestardisca a dimostrare il contrario... se il burattinaio che muove i fili del coso ha deciso così, caro Toni, continui a "lavare la testa all'asino" con gli ovvi risultati...
coso una domanda mi attanaglia il bicipite sinistro: ancora non so in quale paese comunista si vive bene, tu lo sai? e se c'è, perchè no vai a fare il tuo mestiere da quelle parti? paura del deserto ghiacciato siberiano, o di quello arido della mongolia o della jungla centro/sud americana? e che vuoi che sia per uno che "ha il Verbo" come te... ma dai...
Forse è meglio che rinunci ad insistere con questa faccenda dei marò, sai siamo una minoranza (come dici tu) di circa 20.000.000 di Italiani che non la pensano come te, e circa 55.000.000 milioni di Italiani che rivogliono a casa i nostri marò...
ciao coso, alla prossima, sperando in una tua risposta... che non darai, lo sappiamo...

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